16/06/10

Legami di Sangue

Udite udite, son già trascorsi ben due mesi abbondanti dal mio upgrade!
La mia consapevolezza videoludica ha acquisito maggiore spessore dall'acquisto
di una nuova console, edizione Elite, appena sostituita da una vesione slim con wifi integrato. 
Potrei parlarvi di molti giochi, dalle cime più alte a quelle più basse di questa console, e di come mi sono divertito con loro.

Potrei parlarvi della coop ad Halo 3, fare praticamente tutto il gioco in coppia con un amico via live, e di come mi sono gustosamente divertito, speranzoso che un giorno lo possa rigiocare in 4. Ps: Tony, siamo i migliori!
Potrei parlarvi della beta di halo reach a cui ho partecipato, e del perché non ne ho parlato qui su queste pagine in contemporanea alla beta stessa; il motivo è semplice, Unreal Tournament 2004 (e predecessori) avevano già detto tutto molti anni fa, e c'era poco in più da dire.

Potrei parlarvi di bayonetta, che è un bel gioco, divertente e bello sia da vedere che da sentire. In certi momenti mi sembrava di giocare a Secret of Mana, trall'altro. Sicuramente lo conoscerete tutti voi, dato che qui su Barabba è presente una approfondita analisi storica. 

Potrei parlarvi di F.E.A.R. 2, e di quanto apprezzi questa saga, e di come mi è piaciuto questo secondo capitolo. A pensarci bene mi piacerebbe parlarvene; forse un giorno ve ne parlerò approfonditamente.

Infine, vi potrei parlare di Mass Effect. Bella storia, gran gioco, ottime musiche. Le texture avevano un dono particolare: si caricavano con discreto ritardo, ed in alcuni casi, addirittura a sequenza animata conclusa. Per non parlare della canzone dei titoli di coda. Bellissima. Ps: io HO ADORATO pilotare il Mako ogni santa volta che lo dovevo pilotare, e anche i dialoghi in ascensore non erano male. ma vabbè.

Ma non lo farò. (in realtà ve ne ho ampliamente parlato, ma voi fate finta di nulla)

Io vi voglio parlare di Rocket Knight, titolo Konami che ho casualmente incrociato nel market place della mia nuova console. E che vi voglio dire di questo gioco? Che è un seguito. O un Remake, fate voi. E che all'originale ci giocavo da mio cugino, d'estate, quando lo andavo a trovare a casa sua quando, per un paio di settimane all'anno, tornavo nella mia regione natale assieme ai miei genitori. 

Legami di sangue, appunto. 

E a vedere i poligoni in movimento, poligoni carini, musiche carine, grafica coloratina, ho ripensato a quel capolavoro che Rocket knight Adventures mi parve allora. Mi sono ricordato il primo livello, la principessa da salvare, la nemesi Axel Gear, i cavalieri maiali, l'incontro di Boxe sui mecha e lo stesso boss finale. Difficilissimo, come tutto il gioco, del resto. O almeno io me lo ricordo così. A pensarci bene, se sono riuscito a finirlo, tanto difficile non doveva essere. :) Non ricordo se lo finii l'estate che iniziai a giocarci, o quella successiva (come mi successe con un altro gioco, sempre da mio cugino e sempre su mega drive: Buck Rogers), ma lo finii. E finire un titolo Konami dava veramente un'enorme soddisfazione. Quanti ricordi.

E qual'è questa consapevolezza videoludica che ho millantato all'inizio? Che alla fine quel che conta sono i ricordi. Le emozioni suscitate dalle musiche, la caparbietà per completare il gioco, lo stupore davanti al gioco stesso. Il contesto in cui lo giochi.

E alla fine non ho parlato neanche di Rocket Knight, ma soltanto di me. E del personaggio di un videogioco che anche se è un marsupiale a me ricorda tanto un Topo.

Legami di sangue, appunto.


1 commento:

  1. Alla fine, anche nei videogiochi sono le emozioni e le sensazioni a dover decretare un successo (e a stabilire se il gioco verrà dimenticato dopo due mesi o se ne parlerà a distanza di decenni).

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