08/11/09

Dragon Age: Origins

Dragon Age: Origins è un gioco della pluripremiata Bioware, una software house il cui nome sembra una marca di detersivi venduti porta a porta. Dei giochi precedenti non ne ho memoria, cercateveli in qualche modo da qualche parte.
In questo gioco (uscito in due versioni, quella scarsa su console e quella vera su PC), vi trovate a guidare un manipolo di classici eroi fantasy, in una classica ambientazione fantasy contro creature tipicamente fantasy. Tutto molto fantasy, compresa la musica epica che sottolinea le vostre gesta, fossero anche un mago che scivola su sterco di coboldo per finire con la faccia nello sterco di coboldo con la diarrea.
In questo tripudio di fantasie tipicamente fantasy, parlate con un quest giver e vi narra la storia di re Banthar di Cunegondia, leggendario eroe imbarcatosi in un'impresa più grande della leggenda e a cui potreste dare una mano... giusto, potreste, ma non potete: il quest giver vi dice che può farlo solo l'eroe leggendario che possiede i Bioware Points.
E cosa sarebbero cotali Bioware Points? L'avete già capito, visto che ormai siete abituati a sborsare per Microsoft Points, Nintenpoints, Plaustashpoints: sono soldi, però chiamandoli simpaticamente non avete la percezione di essere diventati più poveri. E' come se i paperdollari avessero un valore equivalente in euro, come devo farvi capire?
Il prossimo passo, grazie a quelli che hanno credono che i videogiochi con l'ultima "generazione" di console, consisterà nel pagare 70 euro per un menù e altre decine di Tupperware Points, Genetliaco Points, Point Points eccetera, per far partire il gioco. E così via.
Voto: ma voto de che? Andassero a lavorare, il videogioco è morto.

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