27/09/09

BVG diventa di carta!

Non è vero niente, a meno che non sia carta igienica. Comunque, fingiamo che sia vero.
La BVG srl, appartenente al gruppo Colossius Entertainment spa, recluta giornalisti per la creazione di una nuova rivista cartacea che sappia ritagliarsi il suo spazio nell'affollato e promettente mercato delle riviste di videogiochi di carta che escono nelle edicole. Dovremo farci largo a gomitate, in un mercato che non concede passi falsi e in cui è la qualità a dettare legge. Avremo nel mirino testate storiche: Zzappa!, Il Gioco Sistemi, Allegati & Videogiochi, Computer per il mio PC, Integralismo Sany, 10 su 10 a tutti i giochi per Ybox, Deossiribonucleico + VG, Power Game e Giochi Provola. Non abbiamo nessun link per Giochi Provola, perchè pare siano falliti... ma noi competeremo anche con gli spettri del passato.

Abbiamo bisogno di asset ben implementati in una visione circolare del gaming infotainment, per sbaragliare i nostri competitor nel resource managing delle ip del future past. Il nostro redattore tipo è un giovine volenteroso, non iscritto a nessun albo o ordine (fossero pure quelli Panini o i Cavalieri di Malta) ma desideroso di farsi strada in quella che sarà sicuramente la maggior fonte occupazionale dei prossimi 100 (cento) anni: si parla di almeno 10.000 redattori al mese per i prossimi 1200 mesi. E, si badi bene, spero non abbiate dimenticato l'assunto iniziale: stiamo parlando di una rivista cartacea! Ormai la direzione del mercato è assolutamente delineata e solo un folle, incapace di guardare più in là del proprio naso, potrebbe supporre che il futuro dell'informazione sia in rete. Specialmente quando si tratta di informare sui videogiochi, le cui info non sono assolutamente dispensate quotidianamente dagli spamme... ops, intendevo dalle software house e da chi si occupa della pubblicità.
La rivista sarà un coacervo di pubblicità di cose ignobili e strillate in maniera cafona e sgrammaticata, peina di reefusi, intermezzata dalle impagabili recensioni che i nostri collaboratori si degneranno di scrivere (senza per questo essere costretti da una pistola alla tempia o dai lobi delle orecchie dei loro cari, consegnati a orari prestabiliti da un corriere di proprietà della Colossius spa).
In allegato, "Hype": 4 fogli spillati su carta fetente, probabilmente carta da salumiere che una volta avvolgeva panetti di strutto, tenuta rigida da un blocco di cartone monolitico del tutto inutile (ma fa spessore e inquina). La rivista che tutti bramano, con tutte le anticipazioni sui giochi che usciranno tra 4 anni, inevitabilmente seguiti di altri 5 giochi uguali e che, inevitabilmente, si rivelano una chiavica all'esame del Tempo (che è il più grande dei redattori).
Detto papale papale, cerchiamo degli ebeti alla prima esperienza coi word processor che, in cambio di pochi spicci per una recensione da 10.000 caratteri, vogliano farsi belli su Facebook o in chat dicendo "io scrivo per una rivista di videogiochi DI CARTA". I pochi spicci corrispondono a circa € 7,00... ma non è detto che vi vengano corrisposti: li riceverete solo su nostra insindacabile decisione e attenzione a recriminare: il porto di Boa Isoada è pieno di piloni di cemento farciti coi redattori esigenti (ndBarabba: questo potrebbe sembrare un avvertimento, ma sappiate leggere tra le righe). La qualità del tutto sarà prossima allo zero, ma qualcuno potrebbe non rendersene conto.
Adesso, alcune precisazioni.
Boa Isoada è una monarchia delle banane al di fuori di tutte le leggi internazionali ed è la capitale dell'omonima isola (nonchè unico agglomerato urbano dello stato a non avere accesso al mare, ma i piloni di cemento coi redattori dentro ci stanno per davvero). Attualmente è retta da Sanguinario XVI, un monarca così illuminato che stanno per dedicargli una serie mobili all'Ikea. La sede legale della Colossius spa e collegate, indovinate un po'... risiede proprio a Boa Isoada! Per farla breve, siamo al di sopra del Codice di Norimberga, dei dieci e più comandamenti, della legge Mammì, del lodo Alfano, del galateo, della convenzione di Ginevra e dell'abolizione della schiavitù.
Per "collaboratori" intendiamo corpi umani semi-senzienti, in grado di scrivere qualcosa che abbia a che fare coi videogiochi. Il collaboratore tipo arriva nella nostra redazione dopo un viaggio di alcuni mesi in mare, stipato nelle stive di sgangherati velieri assieme a centinaia di suoi simili, costantemente sferzato dalle perfide fruste di un nostro vigoroso impiegato, idrofobico e dagli occhi iniettati di sangue; un tipo abbandonato in una foresta da infante, ritrovato dai dittatori e allevato nel più totale spregio dei diritti umani. Oltre l'80% dei collaboratori muore durante il trasporto; tutti i restanti, quando chiedono di essere pagati. L'unica certezza è che nessuno muore di morte naturale.
BVG non diventa di carta e non avrebbe nessun interesse a farlo.
BVG, essendo una pubblicazione elettronica, in teoria non dovrebbe sfruttare la foresta amazzonica: in realtà, in redazione siamo soliti bruciare legni pregiati senza alcun motivo, comprese le specie in via di estinzione che albergavano tra le loro fronde ospitali, quando ancora questi non erano stati abbattuti per soddisfare le voglie sadiche di un manipolo di redattori.
Ogni riferimento a fatti, persone o riviste, è puramente casuale: questo articolo è stato scritto da 777 scimmie nell'arco di 777 anni, quindi potete immaginare come è andata.

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